A partire dalla fine degli anni sessanta e per tutti gli anni Settanta, la stagione cinematografica italiana vive numerose fasi che muteranno in maniera radicale la mentalità e il costume degli italiani. La congiuntura economica, le agitazioni studentesche e femministe, la ricerca di nuove emancipazioni nel mondo del lavoro e della famiglia, diverranno il luogo ideale entro il quale proiettare i personaggi di drammi e commedia, pronti a far rivivere sulla scena i mutamenti della società civile. È in questo contesto temporale e di mutamenti epocali che Cetona, piccolo paese agricolo della provincia senese, inizia a configurarsi come paese a vocazione turistica per le sue caratteristiche di piccolo borgo medievale inserito in un suggestivo contesto paesaggistico naturale che attira i “forestieri” e, tra loro, artisti e intellettuali. Le origini di una tradizione che vede Cetona come luogo d’incontro e di una coesistenza tra persone di origini sociali e culturali diverse. Sono proprio gli anni ‘70 a rappresentare per Cetona l’incontro con il mondo globale, prima di tutto con quello dei molti personaggi che hanno caratterizzato l’industria del cinema italiano che scoprono ed approdano a Cetona per farvi la seconda residenza. Noblesse oblige, da qui la piazza di Cetona che diviene salotto di celebrità dando lustro al paese e trascina con sè una scia di personaggi tutt’ora suoi frequentatori. Ed è proprio negli anni ‘70 che Cetona istituisce un Festival del Cinema con il “Premio Rocca di Cetona”, dedicato al miglior soggetto cinematografico del realismo italiano contemporaneo. Immagini, ricordi e le tante cronache giornalistiche testimoniano il fervore intorno alle iniziative promosse dall’associazionismo locale e curate dal noto “press agent” Matteo Spinola, addetto stampa di decine di film famosi. Proiezioni cinematografiche con attori presenti in sala come Philippe Leroy, Giuliano Gemma, Barbara Bouchet, Ottavia Piccolo, Massimo Ranieri, e i tanti registi, quali Ettore Scola, Nanni Loy e lo sceneggiatore Ruggero Maccari che hanno abitato il Borgo di Cetona o i dintorni delle sue dolci colline. Una combinazione incredibile che spinge di nuovo, la Fondazione Lionello Balestreri ad organizzare nell’estate 2019 quattro serate di proiezioni di film che hanno voluto ricordare il regista Ettore Scola e quello che forse si può definire il suo sceneggiatore di riferimento ovvero Ruggero Maccari. Proiezioni organizzate in giornate infrasettimanali che hanno riscosso un grande successo di pubblico e che hanno convinto la Fondazione, unitamente all’Associazionismo locale, con il patrocinio dell’Amministrazione Comunale, a ripensare e a riportare in auge, nel nome della tradizione, il Cetona Cinema con un evento che comprende il “Premio Ruggero Maccari” e la “Summer School Il Ritiro”, dedicati ai professionisti e agli emergenti, così come ai giovani talenti in campo cinematografico.
visita la pagina degli eventi di Cetona Cinema https://youtu.be/OmXvv8kXTtk